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Madonna di Campiglio introduce il numero chiuso di sciatori: perché questa scelta e cosa cambia davvero

La decisione di limitare il numero massimo di sciatori a Madonna di Campiglio sta facendo molto discutere: c’è chi la accoglie con entusiasmo e chi invece non la condivide. Ma quali sono le ragioni dietro questa scelta? E, soprattutto, chi verrà realmente penalizzato?

In questo articolo analizziamo i motivi della Ski Area, la situazione attuale e cosa significa per chi sceglie Campiglio per le proprie vacanze sulla neve.


Perché Madonna di Campiglio limita gli accessi sulle piste

Negli ultimi anni la società che gestisce gli impianti della Ski Area ha raccolto centinaia di questionari dai visitatori. Le domande spaziavano dalla qualità degli hotel alle scuole di sci, fino ai servizi complessivi della località.
Un punto ricorrente? L’eccessivo afflusso di sciatori in alcuni periodi dell’anno.

Nonostante Campiglio disponga di:

  • oltre 150 km di piste larghe e ben preparate,

  • impianti moderni e veloci,

  • una delle aree più curate delle Alpi,

le lamentele continuavano a emergere. Non è semplice ridurre le code quando la maggior parte degli italiani ha le ferie nelle stesse settimane, e anche migliorare ulteriormente gli impianti non risolverebbe del tutto la questione.


Il vero problema non è solo la quantità di persone: è la cultura sulla neve

Da maestro di sci (e da sciatore che frequenta le piste da più di 40 anni) posso dire una cosa con certezza: la sicurezza viene prima di tutto.

Le code agli impianti si sopportano, anzi, a volte sono un’occasione per scambiare due parole.
Quello che invece è davvero difficile accettare è essere presi come bersaglio da chi scia senza padronanza.

Molti sciatori si sentono "Tomba per un giorno", convinti che sciare significhi andare dritti e veloci. Poi però:

  • perdono il controllo,

  • non sanno gestire la velocità,

  • e finiscono per centrare gli altri, istruttori compresi.

Ecco perché non credo che il problema sia solo il numero di sciatori in pista:
anche se fossimo in tre, qualcuno correrebbe comunque troppo.


Una scelta coraggiosa: limitare gli accessi per migliorare la qualità

Ridurre il numero massimo di sciatori richiede:

  • coraggio, perché si limita un potenziale guadagno;

  • umiltà, perché si ascoltano critiche e segnalazioni;

  • visione, perché si punta sulla qualità dell’esperienza.

Vediamo ora nel dettaglio chi sarà realmente limitato.


Chi verrà escluso dal nuovo numero chiuso

La Ski Area ha comunicato che le circa 14.000–15.000 presenze massime giornaliere NON riguarderanno:

  • ❌ chi possiede lo stagionale,

  • ❌ chi soggiorna in hotel e scia per più giorni,

  • ❌ chi usa Mypass,

  • ❌ residenti e proprietari di seconde case.

Chi potrà essere “rimbalzato”, quindi?
➡️ Chi arriva senza prenotare e vuole acquistare lo skipass direttamente in biglietteria.

Proprio come succede in discoteca: se non sei in lista, rischi di non entrare.


La mia esperienza: perché prenotare in anticipo ti salva sempre

Parlo dopo una esperienza di 25 anni nel turismo con centro rafting, campeggio, 20 da maestro di sci e una vita intera sulle piste:
prenotare in anticipo risolve il 99% dei problemi.

Molti decidono in base al meteo. Ma la montagna è bella SEMPRE:
quando nevica, quando c’è sole, quando il tempo cambia all’improvviso.
Chi ama sciare davvero sa che fa parte dell’esperienza.

Il vero punto è che tutti vogliono:

  • zero code,

  • sole garantito,

  • piste poco affollate,

  • servizi perfetti,

  • e arrivare senza prenotare.

Semplicemente… non è più possibile.

Il mondo dopo il Covid è cambiato: si prenota tutto. Sempre.
Hotel, visite mediche, ristoranti, musei.

Non si può arrivare a Ferragosto o a Natale “alla buona” e pretendere di trovare posto.


Vuoi qualità? Allora programma

Le aziende turistiche oggi devono garantire servizi eccellenti. Per farlo devono sapere quante persone arriveranno.

E tu, come ospite:

  • vuoi non fare code,

  • vuoi evitare sovraffollamento,

  • vuoi piste perfette,

  • vuoi la massima qualità…

Allora devi prenotare.
Non ti toglie libertà: ti toglie stress. Ti fa risparmiare tempo. Ti offre garanzie.

E se il meteo cambia?
Esistono:

  • politiche di cancellazione,

  • assicurazioni viaggio,

  • skipass rimborsabili.

Gli strumenti ci sono. Basta usarli.


Rispettiamo chi lavora per farci vivere la montagna

Ricordiamoci che gli operatori turistici:

  • lavorano quando noi siamo in vacanza,

  • passano le feste per offrire servizi,

  • non possono “inventare posti” se qualcuno arriva senza prenotare.

Le persone che lavorano a Campiglio non sono lì per essere rimproverate.
Sono lì per aiutarti a vivere al meglio la montagna.


Conclusione: il numero chiuso non è una limitazione, è un miglioramento

La decisione di Madonna di Campiglio di introdurre un numero massimo di sciatori:

  • migliorerà la qualità dell’esperienza,

  • aumenterà la sicurezza,

  • e premierà chi organizza per tempo.

Programmare non significa essere meno liberi.
Significa sfruttare al meglio il proprio tempo, trovare servizi migliori e vivere la montagna senza stress.

La montagna non è un centro commerciale:
è un ambiente meraviglioso, imprevedibile e autentico.

Più la rispettiamo, più lei ci ripaga.

 

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